Villa Foscarini Cornaro, costruita intorno alla metà del Cinquecento e dimora dei più bei nomi dell’ aristocrazia veneziana, rappresenta una gemma dell’architettura rinascimentale incastonata nel verde della campagna veneta, a poca distanza dall’antica città romana di Oderzo e a pochi chilometri da Venezia e Cortina d’Ampezzo.
La nobildonna Elisabetta Cornaro Foscarini nacque da una delle famiglie più prestigiose di Venezia, i Cornaro. Per quattro volte un congiunto della nobildonna salì al seggio dogale, mentre la sorella, Caterina Cornaro, divenne Regina di Cipro. Nel 1712 andò in sposa al procuratore di San Marco Pietro Foscarini. Lo sposo, nato il 26 ottobre 1680, ricoprì anche l’incarico di ‘capitano di Vicenza’. Il 29 agosto del 1745 Pietro Foscarini morì lasciando alla vedova Elisabetta l’usufrutto di tutti i suoi beni.
Elisabetta, chiamata anche “la Procuratessa”, si ritirò nella villa palladiana di “Gurgus Molendinorum” (Gorgo dei Mulini), noto anche come Gorgo al Montegàn (Gorgo al Monticano). Qui l’attività principale era la produzione dei bachi da seta allevati nel grande granaio. Elisabetta Cornaro Foscarini divenne amica e amante di Marco Foscarini, fratello del defunto marito e cinquantanovesimo doge di Venezia. Marco ed Elisabetta vissero e rimasero proprietari della Villa Foscarini Cornaro fino all’anno 1811.
Durante la seconda guerra mondiale, Villa Foscarini Cornaro fu parzialmente utilizzata come caserma per le truppe germaniche, per poi diventare sede ministeriale. Ora Villa Foscarini Cornaro, dopo il suo attento restauro, è divenuta un esclusivo relais di charme dotato di uno dei centri congressi più importanti del Triveneto.